COMUNE DI MONFORTE SAN GIORGIO – RECUPERO DI UN’AREA NATURALISITCA, PAESAGGISTICA E STORICO – ARCHEOLOGICA SUL COLLE IMMACOLATA – PROGETTO BELLEZZ@ (Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati) – CUP: G14J23000650009 – CIG: B555478
Il debutto di “Discovering Rural Sicily”, i percorsi turistici dedicati a chi ha voglia di vivere la Sicilia più autentica.
Sette Gal insieme per la prima volta per la promozione dei loro territori: “Mettiamo insieme le mete turistiche meno conosciute e i prodotti enogastronomici”
Milano, 14 febbraio 2025 – Dal Belice fino alla maestosità dell’Etna, per scoprire le terre del Barocco, ma anche le zone del nisseno e i peloritani. Sette Gal fanno rete per la prima volta e realizzano “Discovering Rural Sicily“, un percorso immaginario che “lega” queste zone della Sicilia alla scoperta di un’Isola lontana dalle solite mete turistiche, ma più vera e inesplorata. Ente capofila del progetto è il Gal Valle del Belice (Caltabellotta, Contessa Entellina, Gibellina, Menfi, Montevago, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice, Santa Ninfa).
Gli altri Gal coinvolti nell’iniziativa sono Gal Etna Sud (Mascalucia, Tremestieri Etneo, San Giovanni La Punta, Camporotondo Etneo e San Pietro Clarenza), Gal Terra Barocca (Modica, Ragusa, Ispica, Scicli, Santa Croce Camerina), Gal Terre di Aci (Acireale, Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Valverde), Gal Terre del Nisseno (Campofranco, Villalba, Sutera, Sommatino, Serradifalco, San Cataldo, Riesi, Mussomeli, Montedoro, Milena, Mazzarino, Marianopoli, Delia, Caltanissetta, Butera, Bompensiere, Acquaviva Platani), Gal Valli del Golfo (Vittoria, Acate, Comiso, Gela), Gal Taormina e Peloritani (Alì, Alì Terme, Antillo, Casalvecchio Siculo, Castelmola, Fiumedinisi, Forza d’Agrò, Furci Siculo, Gallodoro, Itala, Letojanni, Limina, Mandanici, Monforte San Giorgio, Mongiuffi Melia, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Roccavaldina, Rometta, Sant’Alessio Siculo, Santa Teresa di Riva, Saponara, Savoca, Scaletta Zanclea, Spadafora, Taormina, Messina esclusivamente per le zone agrarie 5 e 6 (Contrade: Gesso, Salice, Castanea delle Furie, Massa San Giorgio, Massa San Giovanni, Massa Santa Lucia, Massa San Nicola, Curcuraci, Altolia, Molino, Giampilieri Superiore, Briga Superiore, Pezzolo, Santo Stefano Briga, Galati Sant’Anna, Galati Santa Lucia, Mili San Marco, Mili San Pietro, Larderia)).
Con loro anche il centro di ricerche economiche e sociali per il Meridione. Il progetto è finanziato dal Dipartimento regionale siciliano dell’agricoltura. Tra i partner dell’iniziativa figurano l’assessorato regionale siciliano del turismo, l’assessorato regionale siciliano dei beni culturali, la federazione italiana Strade del Vino, Unpli Sicilia, l’osservatorio sul turismo delle isole europee, il Cnr Ismed.
La presentazione alla Bit di Milano
Il progetto è stato presentato in anteprima alla Bit di Milano. Alla conferenza, moderata da Daniela Scarsi, hanno preso parte, tra gli altri, Beatrice Briguglio, direttore e Roberto Garufi del Gal Taormina e Peloritani “Terre dei Miti e della Bellezza”; Giuseppe Trefiletti, presidente onorario Uras Federalberghi Sicilia; Marco Platania, docente di economia del turismo dell’università di Catania. “Le sfide di questo progetto sono tante – dice Marco Platania – ma il lavoro dei Gal è quello di creare una rete che funzioni per dare al turista ciò che si aspetta. Offrire sul mercato esperienze turistiche uniche collegate a un territorio fortemente identitario come la nostra Isola. La Sicilia è stata sempre ricercata per questa sua vocazione identitaria e la capacità di raccontare tradizioni e abitudini che ci caratterizzano. Da dopo il Covid questa tendenza è aumentata. Sarà importante, dunque, farci trovare pronti”.
“Un’azione voluta dalla Regione siciliana per mettere i Gal in rete e promuovere i nostri territori in maniera sinergica – dice Beatrice Briguglio – Un’azione importante perché si concentra sul turismo rurale, un nuovo modo di presentare un’offerta turistica in Sicilia, di tipo esperienziale, con una forte attenzione alla sostenibilità ambientale. Il nostro Gal sta spingendo tantissimo sulla promozione. Siamo un territorio molto variegato che ha come punta di diamante la città di Taormina, una città dal turismo elitario e dai grandi numeri. Ma al suo interno ci sono territori meno conosciuti che hanno la necessità di essere immessi in questi circuiti per emergere. Un progetto che stiamo portando avanti insieme ad altri Gal e che ci può consentire di avere nella nostra Regione un turismo differente, dal punto di vista dell’offerta, ma molto attrattivo”.
Cos’è Discovering Rural Sicily
Un turismo sostenibile, con la valorizzazione dei beni culturali, ma soprattutto delle filiere produttive. Strade che collegano i vari comuni aderenti, per scoprire e approfondire la conoscenza di questi territori, spesso lontani dalle classiche mete. Un modo per “andare lenti”, conversare con gli abitanti del luogo e fermarsi a degustare le bontà enogastronomiche di questi luoghi. “I territori rurali soffrono della scarsa capacità di aggregazione del sistema turistico e produttivo a causa della dimensione ridotta delle imprese, della sottocapitalizzazione e della scarsa propensione alla cooperazione – dicono i portavoce di Discovering Rural Sicily – Ecco perché si è pensati a un sistema di aggregazione, per cooperare e costituire reti di collaborazione durature finalizzate allo sviluppo dei contesti locali con approccio partecipativo, prevedendo azioni comuni di offerte di servizi integrati, nonché percorsi di incontro, sinergie, confronto e scambio di esperienze tra i diversi territori associati a questa iniziativa”. Nel “mare magnum” delle tante offerte turistiche, in Sicilia mancava quella dedicata a questo approccio “glocal”. Nonostante, secondo alcuni dati, in Sicilia i flussi turistici siano in costante ascesa, le mete più visitate rimangono quelle più tradizionali. Mentre vaste comunità, a volte anche molto prossime ai principali attrattori turistici, vengono completamente bypassate. “Abbiamo notato, però – proseguono da Discovering Rural Sicily – che sta emergendo un nuovo turista che dimostra una crescente preoccupazione per l’ambiente. Questo tipo di viaggiatore è più sensibile ai valori e alle identità culturali dei luoghi visitati. Ecco perché il turismo contemporaneo deve essere dunque economicamente redditizio, ambientalmente sostenibile e socialmente equo”. Le comunità locali, dunque, al centro di questo nuovo progetto che promuove un turismo attento alle ricadute sulla comunità locale e sull’ambiente con criteri di equità, consente al viaggiatore di riconoscersi nei valori fondanti la comunità di accoglienza, sostiene le filiere produttive e turistiche locali, promuove la valorizzazione delle tradizioni culturali locali e il rispetto ambientale, coinvolge e accompagna principali stakeholder e le comunità locale nel processo di sviluppo dell’offerta turistica sostenibile ed integrata.
Gli obiettivi
I Gal al centro di Discovering Rural Sicily dell’iniziativa. Il turismo “target” dell’iniziativa, quindi quello rurale, è improntato sulla qualità dell’offerta, e non sulla mera quantità dei numeri. “Il turismo ad alto carico antropico non è proponibile in contesti rurali di fatto sovrapponibili con le cosiddette Aree interne – dicono gli ideatori del progetto – Da un lato abbiamo il compito e il dovere di tutelare e salvaguardare le risorse materiali e immateriali del territorio e la qualità della vita delle comunità in esso insediate. Dall’altro dobbiamo assicurare la sostenibilità economica, ambientale e sociale di tutti i territori coinvolti”. Nel sito che sarà presentato a breve, i turisti troveranno tutte le indicazioni sui percorsi da poter seguire, i luoghi in cui dormire o mangiare e le info utili, come l’accessibilità dei luoghi, dedicate a quei turisti che necessitano di maggiori attenzioni. Veri e propri pacchetti “pre-confezionati” che il turista potrà comodamente acquistare dal pc di casa sua. Questa fase è stata affidata a tour operator specifici. Nei prossimi mesi saranno attivati “viaggi-prova” per testare i percorsi e far conoscere, ad alcuni selezionati tour operator e influencer, le potenzialità dei pacchetti. Alcuni territori, inoltre, attiveranno una sezione espressamente rivolta ai “nomadi digitali” e a tutti coloro che, per lavoro o per scelta di vita, sono interessati a trasferirsi parzialmente o definitivamente in queste zone.
Riferimento Sottomisura 7.6 ” Sostegno per studi/investimenti relativi alla manutenzione, al restauro e alla riqualificazione del patrimonio culturale e naturale dei villaggi, del paesaggio rurale e dei siti ad alto valore naturalistico, compresi gli aspetti socioeconomici di tali attività, nonché azioni di sensibilizzazione in materia di ambiente”- Ambito 2 –
Operazione M 7.6 ” Sostegno alla tutela e riqualificazione del patrimonio naturale”.
AZIONE PAL: 2.2. ” Riqualificazione del patrimonio culturale e storico – architettonico”.
Ha registrato una folta partecipazione a Taormina l’evento “Sicilia in Dolce” di AIS.La kermesse fortemente voluta da Gioele Micali e Gianluca La Limina di AIS Taormina è stata inaugurata, presso il Palazzo dei Congressi, con il convegno tematico “Dolce sapidità. Il solido equilibrio degli appassimenti siciliani tra fattori antropici, storie e tradizioni dell’isola” alla presenza di AIS Sicilia, rappresentanti di tutela, istituzioni locali e regionali. Al tavolo dei relatori difatti: Salvatore Barbagallo, assessore regionale all’agricoltura e allo sviluppo rurale e della pesca nel Mediterraneo; Felice Capraro, Irvo Sicilia; Carlo Hauner, vicepresidente Consorzio Malvasia Lipari D.o.c.; Carmelo Satta, presidente nazionale Fenapi; Beatrice Briguglio, GAL Taormina Peloritani, Terre dei Miti e della Bellezza; Benedetto Renda, presidente Doc Marsala e del Consorzio Pantelleria Doc; Francesco Baldacchino, presidente Ais Sicilia; Gioele Micali, delegato AIS sezione di Taormina e Gianluca La Limina, consigliere regionale AIS Sicilia. Sicilia in Dolce, vini dolci e dessert siciliani, ha incluso 55 cantine con 100 etichette in degustazione e 30 aziende di pasticceria provenienti da tutta l’isola. La giornata ha visto il susseguirsi di 3 masterclass: Isolani – Pantelleria, isole Eolie e Favignana, condotta dai sommelier Andrea Rogoz e Giovanni Mormina; Alla scoperta dell’insolito rosso di Sicilia dedicato ad uve nere tardive e passiti con Gioele Micali e Gianluca La Limina e Marsala Dolci, la pasticceria siciliana tra tradizione e innovazione con Cinzia Mastrangelo e Mariagrazia Barbagallo. Ogni degustazione è stata accompagnata da assaggi dolciari per un bagno glicemico e alcolico d’interesse che ha racchiuso l’eccellenze del territorio. La Sicilia è stata eletta per il 2025 Regione europea della Gastronomia e AIS sarà promotrice e presente attivamente negli eventi regionali che presenteranno l’isola al mondo attraverso l’enologia e la viticoltura. La Sicilia da sempre promuove vini dolci riconosciuti attraverso una promozione mirata alla commercializzazione globale a rappresentanza di una viticoltura eroica sviluppatasi con condizioni climatiche estreme difatti i vini dolci sono i primi prodotti che anticamente sono stati assaporati e diffusi. Vini che parlano di passione, tradizione, legame tra uomo e terra racchiudono in una bottiglia i respiri della Sicilia.
Antonino Bonfiglio è il nuovo presidente del GAL, la sede torna a Fiumedinisi
Si è tenuta oggi, nei locali di Villa Ragno a Santa Teresa di Riva, l’assemblea ordinaria e straordinaria del Gruppo di Azione Locale (GAL). Un appuntamento decisivo per delineare le strategie future dell’organizzazione e ribadire il suo ruolo cruciale nello sviluppo sostenibile del comprensorio.
Tra i principali punti all’ordine del giorno, l’elezione del nuovo presidente. Il Consiglio di Amministrazione ha scelto Antonino Bonfiglio, figura indicata dai soci privati, per succedere a una serie di presidenti di rilievo, come Mario Puglisi, Giuseppe Lombardo e Domenico Ravidà. Con questa nomina, Bonfiglio eredita una leadership significativa, impegnandosi a guidare il GAL verso nuove sfide e opportunità.
L’assemblea ha inoltre approvato il trasferimento della sede legale e operativa a Fiumedinisi, un luogo che rappresenta le origini del GAL e che torna ad essere il fulcro delle sue attività.
L’assemblea ha inoltre deliberato il trasferimento della sede legale e operativa a Fiumedinisi, luogo dove il GAL ha mosso i suoi primi passi. Questo ritorno alle origini rappresenta un segnale simbolico e strategico, volto a rafforzare il radicamento nel territorio e a promuovere uno sviluppo sempre più condiviso.
È stato deliberata, altresì, nel corso dell’assemblea la ridefinizione delle quote sociali tra partner pubblici e privati, con l’obiettivo di costruire una governance più equilibrata e inclusiva, capace di sostenere le sfide e le opportunità della prossima programmazione.
L’incontro è stato l’occasione per discutere e confrontarsi con i soci privati e gli amministratori riguardo le sfide che il Gal, come ente intermedio sul territorio, dovrà affrontare e il ruolo centrale che ricoprirà con le azioni da portare avanti previste nella strategia territoriale per il biennio 2025/2027.
Cateno De Luca, che ha partecipato attivamente ai lavori, ha dichiarato:
“Conosco bene la storia del GAL, le sue origini e il contesto in cui è nato. In una fase delicata, fu necessario trasferire la sede a Santa Teresa di Riva. Ora, però, chiedo a tutti che il GAL torni alle sue radici: la nuova sede sarà nella Scuola degli Antichi Mestieri e delle Tradizioni Popolari di Fiumedinisi, un immobile che finalmente, dopo varie vicissitudini, è stato completato. Questo trasferimento non è solo simbolico, ma rappresenta un’idea chiara e concreta, un ritorno alla genesi del GAL.
La progettualità che abbiamo elaborato per questa nuova fase si concentrerà su un’idea innovativa e identitaria. Il centro operativo del GAL sarà appunto la Scuola degli Antichi Mestieri, che fungerà da punto di riferimento per l’intero comprensorio, promuovendo tradizioni e cultura in un’ottica diffusa. L’obiettivo, che spero di raggiungere, è quello di creare un istituto regionale che preservi e valorizzi le nostre tradizioni.
Abbiamo già avviato tutti i percorsi strategici per concretizzare questa visione. Il trasferimento della sede legale è solo il primo passo; la sede operativa seguirà appena i locali saranno completamente arredati.
Desidero ringraziare il Sindaco di Santa Teresa di Riva, che in un momento cruciale ha dato al GAL la possibilità di proseguire le sue attività. Rivolgo anche un ringraziamento a Domenico Ravidà, che ha guidato il GAL in una fase complessa, e agli uffici che hanno lavorato con grande impegno, dal dott. Romeo a Beatrice Briguglio, fino a tutto lo staff, senza dimenticare nessuno.
Infine, sono orgoglioso del fatto che il nostro GAL sia un modello operativo per tutta la Sicilia. Lo dimostra il riconoscimento ricevuto dall’assessore regionale all’Agricoltura, Barbagallo, che ha definito il nostro GAL tra i migliori, grazie a una capacità di spesa coerente con la programmazione e a idee innovative che sono state condivise con gli altri GAL della regione.
Questa nuova fase segna un punto di svolta, con l’obiettivo di creare un’innovazione che nasca dall’identità e dalle origini. Quando si vuole essere originali, basta tornare alle origini. Questo sarà il nostro punto di forza”.
Anche il neo-presidente Antonino Bonfiglio ha espresso soddisfazione per l’importante incarico ricevuto, dichiarando:
“Sono profondamente onorato di essere stato scelto per guidare il GAL in questa nuova fase. Con il supporto di tutti i soci, intendo lavorare per rafforzare il ruolo del GAL come motore di sviluppo locale, promuovendo progetti innovativi e sostenibili che valorizzino le tradizioni e le risorse della nostra comunità. Insieme possiamo trasformare questa visione in realtà, rendendo il GAL un modello di eccellenza per tutta la Sicilia”.
Con una guida rinnovata e un ritorno alle proprie radici territoriali, il GAL si appresta a consolidare la sua posizione di punto di riferimento per la crescita economica, sociale e culturale delle comunità locali. Una leadership determinata e una visione strategica mirano a rendere l’organizzazione un motore di sviluppo condiviso, capace di realizzare le opportunità offerte dalla prossima programmazione regionale e comunitaria.
In un momento storico caratterizzato da sfide complesse, il GAL si propone come catalizzatore di sinergie tra pubblico e privato, perseguendo l’obiettivo di uno sviluppo equilibrato e sostenibile per il futuro del comprensorio.
Breve Nota Biografica Presidente
Il nuovo presidente del Gal Antonio Bonfiglio ha una Laurea Magistrale in Governo e Politiche indirizzo Politiche Pubbliche conseguita presso la LUISS Guido Carli, esercita la professione di impiegato di Banca presso l’istituto Banca di credito Cooperativo di Pachino.
Ha maturato una lunga esperienza nel settore dello sviluppo strategico territoriale e nel settore vitivinicolo e dell’enogastronomia.
Fa parte del Consorzio di Tutela della Doc Faro, dove ricopre l’incarico di Tesoriere.
È conduttore di impresa agricola dove si occupa di commercializzazione e marketing per il settore agroalimentare e vitivinicolo.
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